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PNRR ARPINO: PROGETTO DI NUOVA COSTRUZIONE ASILO NIDO loc. Rondinella

Sindaco: Vittorio Sgarbi

Comune: Arpino

Provincia: Frosinone

Regione: Lazio

Missione: 4

Componente: 1-Potenziamento dell’offerta dei servizi di istruzione: dagli asili nido alle università, finanziato dall’Unione Europea –Investimento 1.1 “Piano per asilo nido e scuola dell’infanzia e servizi di educazione e cura per la prima infanzia” – Next Generation EU

Importo finanziamento: Euro 1.623.996,00

Cup: I35E22000360006

Tipo intervento: Il nuovo edificio destinato all’asilo si svilupperà in un unico blocco fuori terra di circa 401.70 mq lordi (333.23 mq netti), caratterizzato da unica volumetria.  È prevista inoltre, la realizzazione di una struttura di collegamento tra l’edificio di nuova realizzazione dell’asilo e quello della scuola esistente di circa 140.80 mq lordi (138.90 mq netti).

Responsabile del Procedimento: Arch. Luigi Capogni

Progettista: Ing. Carla Griguoli – In qualità di dipendente della Società ENGINEERING SERVICE SAFA S.R.L.

Premessa

La presente relazione è redatta a corredo del progetto definitivo realizzazione di una nuova struttura da adibire ad asilo nido in loc. Rondinella – CUP I35E22000360006 – CIG 9581814B0B.
L’interesse della progettazione in esame, come detto è rivolto all’edificio per il nuovo asilo nido sito all’interno del Comune di Arpino, in località Rondinella.
La nuova struttura sarà realizzata nel Comune di Arpino. Arpino è un Comune della provincia di Frosinone, con circa settemilaseicento abitanti e si sviluppa sul versante sinistro della media valle del fiume Liri, su di un sistema collinare ad un’altitudine di circa 450 m s.l.m.
Il nuovo asilo, dimensionato per n. 2 sezioni, con una previsione di utenza pari a 40 bambini, nasce con l’intento di garantire alla popolazione scolastica nella fascia 3-36 mesi, la presenza di un servizio efficiente realizzato mediante la costruzione di un edificio sicuro e funzionale, oltre che luogo di crescita serena dei bambini.
È prevista inoltre, la realizzazione di una struttura di collegamento tra l’edificio di nuova realizzazione dell’asilo e quello della scuola esistente. Tale struttura avrà funzione di atrio di accesso all’asilo e spazio polivalente per attività pratico manuali destinate ad entrambi gli edifici.
L’area di intervento, di proprietà comunale, è censita catastalmente al foglio 24 p.lla n. 1070.
In adiacenza all’area di intervento si trova l’edificio scolastico San Sosio, destinato a scuola dell’infanzia e primaria. L’area, servita dalla viabilità della Strada Provinciale 166 e da Via Rondinella, risulta essere di facile fruibilità ed accessibilità ed è caratterizzata da un piano di quota prevalentemente livellato, senza eccentrici salti di quota. L’accesso all’area è servito da un ampio spazio destinato a parcheggio.

Elenco norme di riferimento

Le opere saranno progettate e realizzate sulla base della normativa vigente in materia. Di seguito si evidenziano i principali riferimenti legislativi; tale elenco non è da ritenersi esaustivo, bensì puramente indicativo.
– Legge regionale 5 Agosto 2020 n. 7 Disposizioni relative al sistema integrato di educazione e istruzione per l’infanzia;
– Legge 11/01/1996 Norme per l’edilizia scolastica;
– D.M. Ambiente 14/04/2015 Misure per l’efficientamento energetico degli edifici scolastici;
– D.P.R. 24 luglio 1996 n. 503, Regolamento recante norme per l’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici, spazi e servizi pubblici;
– D.M. del 14 giugno 1989 n.236, prescrizioni tecniche necessarie a garantire l’accessibilità, adattabilità e la visibilità degli edifici pubblici e di edilizia pubblica e sovvenzionata ed agevolata, ai fini del superamento e dell’eliminazione delle barriere architettoniche;
– D.P.R. del 06/06/2001 n. 380 Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia;
– DLgs n. 81 del 9 aprile 2008 Attuazione dell’articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro;
– DLgs n. 50 del 18 aprile 2016 Attuazione delle direttive 2014/23/UE, 2014/24/UE e 2014/25/UE sull’aggiudicazione dei contratti di concessione, sugli appalti pubblici e sulle procedure d’appalto degli enti erogatori nei settori dell’acqua, dell’energia, dei trasporti e dei servizi postali, nonché per il riordino della disciplina vigente in materia di contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture;
– D.P.R. 5 ottobre 2010 n.207 e successivi aggiornamenti, Regolamento di esecuzione ed attuazione del D.Lgs 12 aprile 2006 n.163;
– Norme tecniche per le Costruzioni 2018 per gli edifici di classe d’uso III;
– Normativa in materia di sicurezza antincendio e normativa impiantistica civile vigente;
– Norme tecniche del PRGC vigente e Regolamento edilizio comunale;
– Decreto 11 Ottobre 2017 “Criteri Ambientali Minimi per l’affidamento di servizi di progettazione e lavori per la nuova costruzione, ristrutturazione e manutenzione di edifici pubblici”;
– D.M. 11 Aprile 2013, Linee Guida MIUR 2013;
– D.M. 26 Giugno 2015 “Requisiti Minimi”.

Inquadramento territoriale e urbanistico

▪ Ortofoto

L’edificio di nuova costruzione come anticipato, è ubicato all’interno del Comune di Arpino, in località Rondinella. Si riporta documentazione fotografica satellitare del sito:

ARPINO PNRR INTERVENTO

▪ Catasto

L’area ospitante la nuova edificazione occupa un’area di proprietà comunale censita al Catasto al foglio 24 p.lla n. 1070. Di seguito si riporta un estratto di mappa con indicazione dell’area di intervento.

pnrr arpino interventi scuola

P.T.P.R – Piano Territoriale Paesistico Regionale

Tavola A – Si riporta di seguito uno stralcio della tavola A del P.T.P.R., dalla quale è possibile desumere che la zona interessata dall’intervento, identificata mediante cerchio, ricade nell’area di paesaggio degli insediamenti urbani.

pnrr arpino progetto

Si riporta di seguito la Legenda allegata alla tavola A.

Tavola B – Si riporta di seguito uno stralcio della tavola B del P.T.P.R. – Beni paesistici, dalla quale è possibile desumere che la zona interessata dall’intervento, identificata mediante cerchio, ricade nelle aree identificate come aree urbanizzate del PTPR.

pnrr tavola b arpino

Si riporta di seguito la Legenda allegata alla tavola B.

legenda arpino pnrr nuova scuola

▪ Stralcio dello scenario di rischio geologico e idrogeologico con localizzazione area di intervento

area intervento pnrr arpino

Stralcio della carta delle aree di emergenza e degli edifici strategici con localizzazione area di intervento

legenda 2 interventi arpino scuola

Localizzazione dell’edificio e accessibilità

Fisicamente, l’edificio di nuova realizzazione sarà dotato di un accesso da Via Rondinella e un altro accesso dal piazzale su Via Provinciale, come da indicazione seguente:

area intervento arpino pnrr nuova scuola

Scelte progettuali e dati metrici di progetto

Il perimetro dell’area di intervento è definito da una geometria pressoché regolare, e trovandosi all’interno di un’area già destinata alla scuola San Sosio, è già delimitato dai muretti esistenti perimetrali.
Le quote rilevate non riportano eccentrici salti di dislivello, l’area è pianeggiante e praticamente livellata.
Il nuovo edificio destinato all’asilo si svilupperà in un unico blocco fuori terra di circa 401.70 mq lordi (333.23 mq netti), caratterizzato da unica volumetria.

La distribuzione interna degli ambienti è oggetto di dimensionamento in ottemperanza a quanto dettato legge num. 7 del 5 agosto 2020 – Disposizioni relative al sistema integrato di educazione e istruzione per l’infanzia.

Il nuovo edificio è stato dimensionato per accogliere una capienza di 2 sezioni con una previsione di utenza pari a 40 bambini.

L’edificio ospiterà gli spazi destinati alle due sezioni con spazi destinati alla sezione con ambienti per le attività ludico educative (attività ordinarie e libere), ambienti per la refezione, ambienti per il riposo (da utilizzarsi eventualmente anche come spazio polivalente o angolo calmo), ambienti destinati al cambio e ai servizi igienici; spazi connettivi di diretta pertinenza delle sezioni e con gli altri ambienti; atrio e accoglienza genitori; locali di servizio; ufficio del personale e relativi servizi; locali cucina distinti tra la zona dello sporzionamento, lavaggio e dispensa, oltre che i servizi destinati al personale addetto.

È prevista inoltre, la realizzazione di una struttura di collegamento tra l’edificio di nuova realizzazione dell’asilo e quello della scuola esistente di circa 140.80 mq lordi (138.90 mq netti). Tale struttura di avrà funzione di atrio di accesso all’asilo e spazio polivalente per attività pratico manuali destinate ad entrambi gli edifici.

Tale spazio, è pensato come spazio dotato delle caratteristiche intrinseche delle serre bioclimatiche, all’interno del quale, come accennato, è possibile svolgere attività di carattere pratico come la cura di orti didattici, attività che richiedono l’impiego di materiali naturali, come terra, sabbia, acqua o comunque dove i bambini sono più liberi di sporcarsi.
I materiali ipotizzati e la geometria prevista, con particolare cura per la disposizione delle aperture permetteranno di poter sfruttare questo spazio sia in inverno, come “accumulatore” di calore e quindi come spazio accogliente da potersi utilizzare anche nei periodi più freddi, che luogo fresco e riparato dal calore solare nei periodi più caldi.
La ridefinizione di nuovi spazi, di aule spaziose, capienti, luminose vengono incontro a esigenze importanti che rappresentano una buona pratica nell’edilizia scolastica futura. Alla comunità pre-scolastica verrà consegnato un servizio sociale ed educativo di interesse pubblico. Gli spazi sopra indicati sono distribuiti in maniera tale da avere completa e totale fruibilità e accessibilità, abbattendo ogni tipo di barriera architettonica rendendo così l’intero corpo accessibile ed inclusivo. La volontà è quella di costruire ambienti di crescita e apprendimento innovativi, adeguati alle nuove esigenze didattiche, degli spazi attenti alla sostenibilità ambientale, energetica ed economica, con una forte apertura al territorio in modo che la scuola diventi il punto di riferimento per la comunità.
In quest’ottica si provvederà a promuovere le nuove tecnologie a favore dell’inclusione, per operare sulle problematiche legate alle diverse disabilità ai bisogni educativi speciali. Si svilupperà una architettura, attenta ai bisogni dei bambini ricordando la stretta connessione che lega l’ambiente allo sviluppo della personalità e le possibilità di apprendimento dell’individuo: un luogo flessibile, organizzato, accogliente, esteticamente bello e colorato ed in grado di stimolarne l’apprendimento del bambino ponendo le basi per il suo sviluppo.
Di seguito si riportano planimetrie descrittive delle aree suddette.

scuola asilo nido patrica pnrr
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Componenti edilizi e sistemi tecnologici di particolare rilievo

Tutte le scelte tecniche relative ai componenti edilizi, ai materiali e ai sistemi tecnologici sono valutate in funzione delle peculiari caratteristiche tecniche e prestazioni in termini energetici, ambientali, manutentivi e di durabilità e raggiungono il pieno soddisfacimento dei Criteri Ambientali Minimi definiti dal DM 11 ottobre 2017.

Di seguito si descrivono i tutti i componenti edilizi e sistemi tecnologici di particolare rilievo:

▪ A partire dall’ attacco a terra si è scelto di eseguire un magrone di sottofondazione di sp. 10cm, avente funzione di base di sostegno del vespaio areato. Il solaio al piano terra sarà caratterizzato da una stratigrafia del tipo: soletta in cemento armato di spessore 5cm, con al di sopra un pannello isolante XPS spessore 10cm di conducibilità termica λ = 0,035 W/m°K (UNI EN13164) e superiormente viene realizzato massetto di sottofondo in conglomerato cementizio alleggerito con granulato di polimeri riciclato spessore 8 cm, conducibilità termica λ = 0,066 W/m°K. Infine si realizza il pacchetto per il pavimento radiante costituito da un pannello isolante in polistirene espanso sinterizzato con grafite spessore 3,9 cm conduttività termica 0,031 (W/(m·K). Al di sopra sarà realizzato uno strato di massetto di sottofondo di malta e cemento sp. 3cm per la posa del pavimento. La finitura delle pavimentazioni sarà distinta in base al locale cui è destinata: in PVC per gli ambienti destinati alle attività scolastiche, mentre in piastrelle di grés porcellanato per gli ambienti di servizio come bagni del personale, uffici e cucina e spazi di servizio della cucina.

solaio piano scuola arpino

La realizzazione di un vespaio areato possiede diversi vantaggi, in quanto migliora le qualità abitative, andando a creare una camera di ventilazione sotto il piano di calpestio. Il ricircolo d’aria, che si viene a formare all’interno del vespaio, mitiga l’umidità interna convogliandola con eventuali gas nocivi come il gas Radon, all’esterno degli edifici.

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  • Solaio di copertura del tipo a travetti e pignatte in laterizio, per uno spessore complessivo di 30 cm. Al di sopra del solaio di copertura sarà apposta membrana impermeabile traspirante – sp. 4 mm, isolamento termico in pannelli rigidi di polistirene espanso con grafite sp 5 cm, interposto tra i listelli lignei di supporto al manto di copertura. Quest’ultimo, costituito da lastra monolitica coibentata in acciaio preverniciato, con un proprio disegno architettonico a forma di coppo, su supporto in legno.
  • Le chiusure verticali opache adottate per l’edificio in oggetto saranno in grado di garantire ottime condizioni termiche e igrometriche grazie alla scelta del sistema tipo “a cappotto”. La muratura sarà realizzata in blocchi laterizio poroton sp. 40cm e isolata con con pannelli in EPS sinterizzato con grafite, conducibilità λ =0,031 W/mk sp.10cm; finitura esterna costituita da intonaco e tinteggiatura sp. tot 1,5 cm e finitura interna costituita da intonaco premiscelato a base di cemento e tinteggiatura con pittura minerale lavabile sp. tot 1,5 cm.
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L’isolamento esterno sarà sviluppato uniformemente su tutta la superficie e senza interruzioni e sarà in grado di creare una barriera continua al passaggio del calore e di controllare la formazione di umidità all’interno della parete. Esso rappresenta infatti una delle tecnologie di rivestimento esterno degli edifici più efficace per risolvere tali problematiche e garantire prestazioni di comfort elevate. La sua adozione garantisce buon controllo dei ponti termici, andando a limitare le dispersioni termiche e la formazione di condensa superficiale, umidità o muffe. La massa delle strutture, concentrata all’interno, consente di sfruttare la loro inerzia termica, pertanto le pareti si raffreddano e si riscaldano più lentamente.

▪ Le partizioni verticali interne saranno del tipo a cassetta in mattoni forati in laterizio e aria nell’intercapedine. Soluzione idonea anche per il passaggio di impianti, con finitura ad intonaco e tinteggiatura su ambo lati.

▪ Le porte destinate agli interni avranno telaio in alluminio anodizzato colore naturale, con ante in alluminio anodizzato. Per le porte esterne invece si adotteranno infissi con profili in PVC completi di maniglioni antipanico conforme alle normative UNI EN 1125.

Le porte sono state dimensionate andando a rispettare l’art. 4.1.1 del Decreto Ministeriale 14/06/1989 in cui viene indicato che le porte di accesso di ogni unità ambientale devono essere facilmente manovrabili, di tipo e luce netta tali da consentire un agevole transito anche da parte di persona su sedia a ruote; il vano della porta e gli spazi antistanti e retrostanti devono essere complanari. Inoltre gli spazi antistanti e retrostanti sono stati adeguamenti dimensionati con riferimento alle manovre da effettuare con la sedia a ruote, anche in rapporto al tipo di apertura.

▪ Le chiusure verticali vetrate esterne saranno dotate di componenti quali infissi e vetri performanti che assicureranno alti standard in termini energetici, ambientali e di sicurezza. Tutte le superfici vetrate garantiranno il rispetto della normativa relativamente al fabbisogno di illuminazione e areazione naturale. Inoltre, tutte le facciate con esposizione Sud saranno provviste di schermature solari caratterizzate da veneziana interna. Verranno installati infissi caratterizzati come segue:
– doppio vetro basso emissivo, temprato di sicurezza, 44.2-18-44.2Su, P2A, I: 1(B)1, E: 1(B)1;
– Ug=1,0 W/m2K;
– g=0,44;
– LT=71%;
– Telaio a Z in PVC, P: 77 mm, VE: 54 mm, MFA: 18 mm
– Uw=1,1 W/m2K;
– Isolamento acustico elemento completo Rw=44(-2,-6) dB.

Pavimenti e rivestimenti
Per tutti gli ambienti prettamente destinati ai bambini come le sezioni, atrio e connettivo è previsto l’utilizzo di:
pavimentazione in gomma sintetica e naturale calandrata e vulcanizzata, priva di porosità, durezza 85/2 shore-A, reazione al fuoco classe 1, sp. 4 mm.
rivestimento pareti in teli di gomma sintetica e naturale da pavimento fino ad h. 1m e tinteggiatura da h 1.00 m fino a soffitto.

Per tutti gli ambienti di servizio, come cucina bagni e uffici è previsto l’utilizzo di:
pavimentazione in piastrelle in grés dim. 40×40 cm, colorazione chiara
rivestimento pareti in piastrelle in grés dim. 20×20 cm, colorazione chiara da pavimento fino ad h. 1.5 m e tinteggiatura da h 1.50 m fino a soffitto.

Controsoffitti in pannelli in cartongesso reazione al fuoco Euroclasse A1-s1,d0 fissati a una struttura costituita da profilati in lamiera di acciaio zincato sp. 6/10 mm interasse 600 mm., spessore lastre 12.5 mm.

▪ Le opere di lattoneria saranno costituite da scossaline in alluminio a protezione dei muretti in copertura, da canali di gronda e relative staffe, disposti perimetralmente alla copertura e internamente ai muretti e da discendenti anch’essi in alluminio.

Struttura di collegamento asilo- scuola esistente

Tra l’edificio di nuova realizzazione dell’asilo e quello della scuola esistente sarà realizzata una struttura di collegamento con funzione di atrio di accesso all’asilo e spazio polivalente per attività pratico manuali destinate ad entrambi gli edifici.

Tale spazio, caratterizzato da struttura metallica e tamponature in vetri basso-emissivi, è pensato come spazio dotato delle caratteristiche intrinseche delle serre bioclimatiche, all’interno del quale, come accennato, è possibile svolgere attività di carattere pratico come la cura di orti didattici, attività che richiedono l’impiego di materiali naturali, come terra, sabbia, acqua o comunque dove i bambini sono più liberi di sporcarsi.

I materiali ipotizzati e la geometria prevista, con particolare cura per la disposizione delle aperture permetteranno di poter sfruttare questo spazio sia in inverno, come “accumulatore” di calore e quindi come spazio accogliente da potersi utilizzare anche nei periodi più freddi, che luogo fresco e riparato dal calore solare nei periodi più caldi.

Nuova struttura in cemento armato
La struttura portante dell’edificio sarà costituita da elementi in cemento armato, costituita da fondazioni a travi rovesce 120×90 cm, strutture in elevazione (pilastri) 40×50 cm, travi emergenti 50×40 cm e travi a spessore 70×30 cm.

Impianti

Impianto di climatizzazione

La generazione della potenza termica è affidata a un sistema a pompa di calore. La pompa di calore con modulo idronico integrato trova collocazione all’esterno dell’edificio. I terminali di distribuzione sono pannelli radianti annegati nel pavimento costituiti da pannelli isolanti bugnati di 5 cm di spessore e serpentine di tubi in PE- Xa con temperatura dell’acqua di mandata a 35°C e un ΔT= 3°C. Il sistema di Generazione adottato sarà di tipo a sistema ibrido con le seguenti caratteristiche dotato di caldaia a condensazione da 32 Kw e pompa di calore da 8 Kw.

L’acqua calda prodotta dal generatore sarà veicolata, attraverso tubazioni, ad un collettore di mandata dotato di 2 kit di miscelazione con valvola a tre vie e pompa di rilancio, queste servono i due circuiti idraulici:
-Circuito pannello radiante piano terra
-Circuito radiatori

I terminali di distribuzione adottati per l’impianto sono pannelli radianti annegati nel pavimento.

Impianto di ventilazione meccanica controllata

I locali dell’edificio, in particolare bagni dove non è presente la ventilazione naturale, saranno dotati di
impianti di rinnovo aria realizzati attraverso unità canalizzabili a tutt’aria esterna, con estrazione/espulsione con recuperatore di calore. L’aria trattata dalle macchine sarà immessa ed estratta dai locali mediante canali in pannelli sandwich alluminio-poliuretano-alluminio, condotti flessibili, bocchette di mandata e ripresa in alluminio anodizzato a doppio ordine di alette regolabili. Le unità di ventilazione saranno installate nei controsoffitti dei servizi igienici o in corrispondenza dei corridoi.

▪ Solare termico

L’impianto è composto essenzialmente da alcuni pannelli solari termici e da un serbatoio, detto anche boiler. Il sole colpisce la superficie dei pannelli solari termici e riscalda un fluido vettore, che circola tra i pannelli e il serbatoio accumulando calore. Il serbatoio, poi, si comporta come una vera e propria caldaia, cedendo il calore del fluido per riscaldare l’acqua sanitaria che proviene dal proprio impianto idraulico domestico.

Il sistema a collettore solare previsto da progetto prevede:

– Numero pannelli: 1
– Superficie singolo pannello: 1.80 mq
– Accumulo del Boiler: 300 l

L’impianto termico sarà gestito da 1 generatore, ovvero il sistema ibrido di cui si è argomentato nei paragrafi precedenti.

Impianto fotovoltaico

Per il progetto in esame, si prevede l’installazione di un impianto fotovoltaico da 10 KWp, costituito da 30 moduli monocristallini. Il nuovo impianto fotovoltaico sarà costituito da moduli fotovoltaici posti in serie tipo ATAG Italia srl/FV/FV o equivalenti da 350 Wp. Tutti i moduli saranno posizionati direttamente sulla copertura della serra bioclimatica.

Modulo fotovoltaico tipo ATAG Italia srl/FV/FV o equivalente da 350 Wp
I moduli fotovoltaici ad alto rendimento tipo ATAG Italia srl/FV/FV o equivalenti da 350 Wp, sono realizzati in silicio monocristallino, e avranno le seguenti caratteristiche minime:

fotovoltaico scuola nuova arpino pnrr

Impianto di illuminazione

È previsto un quadro elettrico forza motrice ed illuminazione esterna a servizio dell’impianto di illuminazione della scuola. E’ stata prevista inoltre, idonea illuminazione di emergenza realizzata con lampade a led del tipo autoalimentato di adeguata potenza, opportunamente ubicate.

Impianto idrico-sanitario e smaltimento delle acque

La rete fognaria è stata progettata tenendo conto della separazione delle acque meteoriche provenienti dalla copertura dell’edificio da quelle provenienti dai servizi igienici.
Infatti, le prime sono raccolte dai pluviali dell’edificio e poi convogliate, attraverso tubazioni in PVC rigido (conformi norma UNI EN 1401-1 tipo SN8), nel serbatoio predisposto al recupero delle acque e successivo riutilizzo per gli usi compatibili (WC) secondo quanto stabilito dalla Legge Regione Lazio 27/05/2008 n° 6; le seconde, provenienti dai servizi igienici sono raccolte al piede delle colonne di scarico, in opportuni pozzetti a tenuta, e convogliate attraverso una apposita rete di smaltimento nella fognatura urbana.
È prevista l’installazione di un impianto di recupero delle acque piovane intercettate sulla copertura da riutilizzare nelle utenze compatibili quali WC, pulizie.
L’impianto è composto da n° 1 serbatoio interrato (vedi calcolo riportato di seguito) di capacità 21.000 L, da un sistema filtrante e da una centralina di controllo. L’acqua raccolta dalle grondaie viene convogliata, mediante appositi condotti, verso il filtro all’interno del serbatoio; il filtro è collocato in posizione inclinata in modo tale che i residui filtrati siano trascinati verso il condotto di scarico.

Impianto elettrico

Nello sviluppo del progetto degli impianti si è posta particolare cura nella ricerca di soluzioni tecniche che presentassero la massima affidabilità in fase di esercizio. Tali soluzioni hanno riguardato innanzi tutto la scelta dei componenti e la semplicità e la sicurezza degli schemi. Il quadro generale di bassa tensione sarà ubicato al piano terra dell’edifico; ad esso saranno sottesi tutti i quadri di distribuzione relativi alle varie zone del complesso. La disposizione degli apparecchi, le connessioni elettriche e le modalità di montaggio di ogni singola parte, saranno le più idonee in relazione alla funzionalità richiesta.

Saranno presenti i seguenti quadri elettrici:

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L’asilo sarà dotato di un idoneo impianto di messa a terra per la dispersione delle correnti elettriche nel terreno e per proteggere, insieme ai dispositivi d’interruzione automatica del circuito, gli occupanti del complesso dal pericolo di elettrocuzione. La distribuzione dell’impianto sarà a “stella” tale da non favorire l’insorgenza di campi magnetici.

Prestazioni energetiche attese dall’edificio

Si dichiara che l’edificio oggetto della presente relazione può essere definito N-ZEB“edificio ad energia quasi zero” in quanto sono contemporaneamente rispettati:
– Tutti i requisiti previsti dalla lettera b), del comma 2, del paragrafo 3.3 del decreto di cui all’articolo 4, comma 1 del decreto legislativo 192/2005, secondo i valori vigenti dal 1° gennaio 2019 per gli edifici pubblici e dal 1° gennaio 2021 per tutti gli altri edifici;
– Gli obblighi di integrazione delle fonti rinnovabili nel rispetto dei principi minimi di cui all’allegato 3, paragrafo 2, del decreto legislativo 8 novembre 2021, n.199.